Il canale e-commerce è in fermento. E tutti i suoi player moltiplicano iniziative e investimenti. È la dura legge del web: chi si ferma è perduto. Così Luisaviaroma completa il round di finanziamenti da 130 milioni. Il colosso Alibaba lavora per entrare nei mercati americano ed europeo della moda con una nuova piattaforma pensata ad hoc. Anche, e soprattutto, per contrastare l’espansione del concorrente Shein nel segmento mass market. Mostra, intanto, segnali incoraggianti di ripresa Showroomprive, che chiude il terzo trimestre in crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, nonostante il confronto con il 2020 sia negativo (-16,8%). Contro l’immobilismo anche Farfetch, che debutta con il proprio brand “There Was One”.
La dura legge del web
Il fondo Style Capital, dicevamo, ha completato l’acquisizione, con tanto di aumento di capitale, di Luisaviaroma. Nell’operazione sono coinvolti anche partner di minoranza, già attivi nella moda, come la famiglia Damiani. Showroomprive, intanto, chiude il terzo trimestre con 134,7 milioni di ricavi (+7,8% sul terzo trimestre 2019, ma -16,8% sul 2020). “Non sorprende che il terzo trimestre abbia presentato un ambiente meno favorevole per l’e-commerce rispetto allo scorso anno, con un ritorno a maggiori consumi nei negozi fisici – spiegano i due fondatori, Thierry Petit e David Dayan -. Tuttavia, l’aumento della penetrazione dell’e-commerce rimane una tendenza duratura. Abbiamo anche risentito della minore disponibilità di scorte del nostro marchio partner a causa di interruzioni nella produzione globale e nella catena di approvvigionamento”.
La sfida nel mass market
Alibaba, intanto, punta dritto ai mercati dell’abbigliamento di Stati Uniti ed Europa. Lo fa per conquistare spazi ma, al tempo stesso, per contrastare la crescita di un astro nascente del fast fashion (virtuale). Quella Shein, cioè, che solo nel 2020 ha portato a casa 10 miliardi di vendite. Alibaba scende in campo con una piattaforma ad hoc, allyLikes, proponendo abbigliamento e accessori, dal lusso al segmento medio-basso. Sarà forte di un rifornimento settimanale da 500 pezzi e spedizioni in tutto il mondo, annuncia la stessa società.
La nuova avventura
Al quadro si aggiunge chi pensa in proprio. Come Farfetch, che ha da poco lanciato la propria linea di abbigliamento “There Was One” (nella foto, due prodotti in pelle). Il colosso punta al mercato femminile e lo fa lavorando al fianco di New Guards Group, di proprietà di Farfetch dal 2019. La fascia di riferimento della collezione è premium-luxury, con un occhio alla sostenibilità che passa dai materiali, dal packaging e dalla stessa organizzazione di produzione: quantità limitate per evitare fondi di magazzino. (art)
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