Vietato lasciare i giovani designer soli. È questa la linea delle grandi maison e degli attori principali del mercato del lusso nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Negli States c’è il lavoro di CFDA, che supporta le attività di brand e retailer e, ad oggi, ha raccolto 3 milioni di euro di donazioni. In UK il British Fashion Council (BFC) ha dato vita con la sua fondazione e una serie di sponsor come tra gli altri, Burberry, JD.com, Paul Smith e Value Retail, al Covid Crisis Found da 1 milione di sterline.
La moda non lascia i giovani designer soli
La raccolta fondi rappresenta un punto di inizio certo, per il quale il BFC ha chiesto l’aiuto del governo britannico. Questi fondi negli anni passati servivano a premiare giovani talenti o come grant per le aziende. Il bando per accedere al Covid Crisis Found è stato operativo fino al 10 aprile. Il BFC ha calcolato che il 35% degli stilisti emergenti rischia di non vedere l’estate.
Il fronte francese
Sul fronte francese, invece, i 300.000 euro del Prix LVMH saranno divisi tra gli otto finalisti dell’edizione 2020. La finale della settima edizione del premio, in programma a Parigi il prossimo 5 giugno, è stata cancellata a causa dell’emergenza Coronavirus. Ma la solidarietà nei confronti delle giovani generazioni di stilisti non si ferma: Delphine Arnault ha comunicato che per i vincitori delle sei passate edizioni del LVMH sarà istituito un fondo di aiuto speciale, integrato con la dotazione del Premio Karl Lagerfeld edizione 2020.
E quello italiano
E in Italia come ci si muove per dar sostegno ai giovani designer? La Camera Nazionale della Moda Italiana ha lanciato nell’ambito del progetto “Italia we are with you” la campagna di raccolta fondi #TogetherForTomorrow. I fondi saranno destinati anche alle piccole aziende, ma oltre alle donazioni la Camera Moda Fashion Trust organizzerà dei webinar dedicati agli stilisti emergenti per una consulenza profilata ai tempi dell’emergenza Covid-19. (aa)
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