Noi lo diciamo sempre che la pelle è la chiave del successo. Ma noi, ci verrà obiettato, siamo di parte. Fa piacere allora riconoscere la conferma della nostra valutazione tra le righe dei discorsi di chi si esprime da posizioni meno compromesse della nostra. Come Carlo D’Amario, CEO di Vivienne Westwood, che a MFF illustra la strada del brand (orfano della fondatrice) verso l’IPO.
La chiave del successo
Vivienne Westwood, che ha nel mirino l’obiettivo dei “250 milioni di turnover”, in un fashion che vive una tale pulsione verso i listini sempre più cari ha fatto una scelta di campo. “Ci siamo mossi per garantire un’offerta democratica, che comprenda articoli realmente acquistabili dai ragazzi – sono le sue parole –. La fascia compresa tra i 18 e i 28/30 anni è quella più interessata alla moda”. Il pubblico sta rispondendo positivamente, specie in Cina (tasto dolente per tanti), dove la griffe va “benissimo: sta crescendo a un ritmo incredibile”. È qui che entra in campo il valore della pelle (anche con un certo effetto sorpresa, bisogna riconoscere). Qual è la categoria merceologica che funziona di più? “Vendiamo tantissimo i bijoux – risponde –, in particolare i choker di pelle”. La pelle, sempre la pelle.
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