Rock e moda made in Italy conquistano l’Europa. Sabato 22 maggio con i Måneskin trionfa all’Eurovision Song Contest anche la pelle. La band si è esibita con mise in pelle disegnati dalla stilista Veronica Etro con il fratello Kean e Nicola Cerioni. Un completo in pieno stile rock che nasce nei laboratori di Chiros Industrie di Fossalta di Portogruaro (Venezia). E che si basa sui pellami sviluppati dalla conceria DL Leather di Solofra. Conceria che a febbraio 2020 aveva realizzato anche quelli utilizzati dal brand LeManuel per realizzare l’abito indossato da Morgan nel videoclip di Sincero. Cioè il brano presentato in coppia con Bugo al Festival di Sanremo di un anno fa.
Con i Måneskin trionfa la pelle
I Måneskin hanno conquistato l’Eurovision Song Contest, il festival musicale internazionale organizzato annualmente dai membri dell’Unione europea di radiodiffusione. Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio hanno partecipato in quanto vincitori dell’edizione 2021 del Festival di Sanremo con la canzone Zitti e buoni. Lo stesso brano proposto dal palco di Rotterdam, dove ha avuto luogo Eurovision. I 4 ragazzi romani sono saliti sul palco con un completo in pelle declinato per ciascuno di loro. Un outfit che ha colpito nel segno, disegnato dalla stilista Veronica Etro con il fratello Kean e Nicola Cerioni.
Uno stile personalizzato
“Il gruppo ha una personalità e uno stile ben definito su cui ci è piaciuto moltissimo costruire dei look, sperimentando con materiali e tagli inaspettati e uscendo dalla nostra comfort zone – spiega Veronica Etro a gqitalia.it –. Il look di Damiano per Eurovision, così come quelli per gli altri membri del gruppo, sono volutamente audaci e spettacolari. Abbiamo così mixato pelle laminata con dettagli criss cross platino a contrasto e abbiamo aggiunto borchie applicate in metallo brunito, lasciando il petto scoperto agli uomini e un profondo scollo a V per Victoria per un effetto ancora più rock e sensuale. Inoltre, come per Sanremo, abbiamo pensato che fosse vincente l’idea che i ragazzi fossero tutti legati dalla stessa estetica, declinata in modo personale per ciascun componente del gruppo”. (art)
Foto dagli account Facebook del gruppo e della manifestazione
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