Un esempio clamoroso si è visto per le strade di New York, quando la protagonista di Cinquanta Sfumature di Grigio, Dakota Johnson, ha messo in mostra una pelliccia il cui “lato b” era quasi del tutto occupato dalla riproduzione grafica di una tigre. Il tutto griffato Gucci. Poi, nelle sfilate dell’ultima Milano Fashion Week si è imposto il gran ritorno del mood leopardato e maculato animalier su abiti e cappotti. Così, oggi, un continuo richiamo “animalesco” si ritrova anche nelle nuove collezioni di pelletteria made in Italy. Piccoli animali per piccole borse sono rappresentati da frammenti di pelle colorata e pon pon di pelliccia per Furla, dal leone alla scimmia. “Animal addiction” negli accessori anche sulle passerelle di Dolce&Gabbana, con zaini e borse a forma di leopardo o pantera peluche, e stivali pelosi a forma di orso bianco. Voglia di divertirsi e giocare utilizzando l’immagine di animaletti, ma utilizzando sempre pelle di alta qualità, per i brand emergenti Azzurra Gronchi e Les Petite Joueurs (marchio di Maria Sole Cecchi). Se LPJ raffigura sulle handbag il muso di un panda con minitasselli di lego, Azzurra Gronchi ricrea l’immagine di un leoncino (nella foto), un coniglietto o una tigre stilizzati attraverso l’infilatura di fettucce di pelle (inserite a mano) creando un intreccio simile all’uncinetto (mvg).
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