Si è conclusa ieri la London Fashion Week Men’s, che ha aperto il giro di giostra delle sfilate maschili spring-summer 2019. È stata un’edizione flash (tre giorni e una sera) in cui si sono concentrate 27 sfilate e 16 presentazioni soprattutto di brand emergenti. Ad inaugurare le sfilate londinesi è stato il défilé di Iceberg, seguito da nomi come Oliver Spencer, Cottweiler, Christopher Raeburn, il cinese Xander Zhou, la danese Astrid Andersen, e Matthew Miller, vincitore del Woolmark Prize 2017-18 nella categoria menswear. Il testimone ora è nella mani di Milano Moda Uomo (15-18 giugno) che sarà anticipata da tre giorni di presentazioni fiorentine, in una sorta di staffetta in sinergia con gli eventi di Pitti Immagine Uomo. “Dobbiamo fare sistema perché rappresentiamo l’eccellenza dell’abbigliamento maschile nel mondo”, ha commentato il presidente della Camera della Moda Italiana, Carlo Capasa, annunciando un calendario di 7 giorni in totale con 28 sfilate, 22 presentazioni, 6 presentazioni su appuntamento e 16 eventi, per un totale di 56 collezioni. Chiuderà la maratona europea delle sfilate maschili la Paris Fashion Men’s dal 20 al 24 giugno (mvg).
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