Gap chiuderà presto centinaia dei suoi 775 store presenti in tutto il mondo. Lo ha detto il ceo Art Peck agli analisti commentando i risultati ottenuti nel terzo trimestre; risultati buoni che però, non sono bastati per far cambiare idea al management della società, orientato al contenimento dei costi. Gap ha riferito che le vendite nette del terzo trimestre sono aumentate del 7% su base annua a 4,1 miliardi di dollari, mentre le vendite comparabili sono rimaste invariate. L’e-commerce ha registrato “una solida crescita a due cifre” nel trimestre, con aumenti in tutti i segmenti del marchio. L’utile lordo è salito del 6%. Rispetto agli altri brand di proprietà, come Old Navy e Banana Republic, il marchio Gap è il più debole e sta perdendo quote di mercato. “Ci sono centinaia di negozi che non si adattano alla nostra visione per il futuro del retail, sia in termini di redditività, esperienza del cliente, tendenze del traffico”, ha detto l’amministratore delegato Art Peck. Il rivenditore non ha detto esattamente quanti e quali negozi saranno chiusi, ma decisioni in tal senso verranno prese rapidamente. Il ceo GlobalData Retail Neil Saunders ha detto a Retail Dive che: “La chiusura dei negozi è una risposta al problema, piuttosto che una soluzione al problema. Il problema principale di Gap non è che ha troppi negozi o poco performanti, è che non hanno il prodotto giusto”. (mv)
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