Il fashion italiano continua a crescere a un ritmo più alto del PIL. Nel 2017 il comparto ha fatturato 87 miliardi di euro, cioè il 2,5% in più di quanto fatto l’anno prima. Lo riportano i dati (comprendenti anche cosmetica e occhialeria) elaborati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana: motore degli affari si conferma l’export, il cui fatturato (65 miliardi di euro) registra il +6% e mantiene il saldo commerciale in area positiva. Carlo Capasa, presidente CNMI, ha commentato i risultati della filiera italiana presentando la Fashion Week meneghina (20-26 febbraio): 64 sfilate, 92 presentazioni e 18 eventi, confermati i big da Gucci a Salvatore Ferragamo, con l’innesto di Tommy Hilfiger. “Insieme a Parigi, siamo the place to be – sono le sue parole riportate dalla stampa –. Non parlo solo di tendenze e di passerelle, ma di sostenibilità, costruzione del futuro attraverso i talenti emergenti”. Se la moda italiana se la passa bene, quella mondiale non si può lamentare. Secondo una ricerca Euromonitor ripresa da modaes.es, nel 2017 il giro d’affari ha toccato gli 1,4 trilioni di euro (+4%). Tra i settori che registrano la performance migliore, spicca l’abbigliamento-calzatura (+6,8%).
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