Burberry ha riconosciuto un conguaglio ai 643 dipendenti della divisione USA costretti agli straordinari forzati. L’accordo extragiudiziale costa al gruppo inglese della moda un assegno da 2,5 milioni di dollari (2,1 milioni di euro circa), importo che comprende le ricompense agli avvocati e il rimborso di circa 2.500 dollari a dipendente. L’intesa, che deve essere ancora approvata dal Tribunale competente, è il capitolo conclusivo della class action mossa a fine 2015 dagli impiegati degli store statunitensi. L’accusa (che Burberry tutt’ora rigetta) sostiene che ai dipendenti fosse chiesto di fare tra i 30 e i 60 minuti di straordinari al giorno senza alcuna ricompensa. Nei periodi di maggiore stress, gli extra lavorativi non pagati potevano arrivare anche a 3-6 ore al giorno, riporta New York Post. Per il nuovo ceo Marco Gobbetti, che già deve tenere a bada gli azionisti di minoranza imbufaliti per i bonus al top management, una nuova gatta da pelare.
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