Habemus direttore creativo: Gucci sceglie l’inaspettato Demna

Habemus direttore creativo: Gucci sceglie l’inaspettato Demna

Era la notizia che il fashion system aspettava con trepidazione, ma non quella che tutti immaginavamo. Il nuovo direttore creativo di Gucci è Demna Gvasalia. Il designer succede a Sabato De Sarno che il mese scorso aveva lasciato la guida della maison di Kering dopo solo due anni. Demna esce così da Balenciaga, dove era approdato nel 2015. Il designer ha dalla sua l’esperienza, una buona base di clienti che apprezzano la sua estetica e anche la capacità di dividere clienti (e utenti social). Gucci era obbligato a una scelta drastica: un designer emergente con meno esperienza o un nome forte capace di convogliare attenzioni e, si spera, i fatturati. Ha scelto la seconda. Demna arriva nel periodo di massima difficoltà di Gucci: nel 2024 i ricavi sono scesi del 12%. Così salta anche l’ultimo veterano, con Gucci che prova il tutto per tutto. Con una presa di coscienza ormai chiara: oggi nella moda non si può piacere a tutti. E la scelta di un designer così divisivo lo dimostra.

Chi è Demna

Un profilo particolare quello di Demna. Nasce in Georgia nel 1981 ma a 10 anni si ritrova a scappare dopo lo scoppio della guerra civile. Stabilitosi a Tblisi studia Economia Internazionale. Dopo poco però Gvasalia decide di lasciare tutto per seguire il sogno della moda. Si trasferisce così ad Anversa per studiare alla Royal Academy of Fine Art. Nel 2009 viene assunto da Maison Margiela e dopo tre anni diventa direttore della linea donna. In seguito approda da Louis Vuitton, dove viene nominato senior designer delle collezioni prêt-à-porter femminili, inizialmente sotto Marc Jacobs e poi con Nicolas Ghesquière. Due anni dopo, nel 2014, Demna Gvasalia fonda Vêtements insieme al fratello Gouran e alla stylist Lotta Volkova. Ma il successo arriva con Balenciaga.

 

 

Da Balenciaga

Nel 2015 viene nominato direttore creativo di Balenciaga. Nei dieci anni alla guida del marchio spagnolo Demna ha rivoluzionato l’estetica tenendo sempre fede ai codici della maison. Le ispirazioni distopiche e fortemente influenzate dal brutalismo rendono la sua una delle poche firme davvero riconoscibili nel mondo della moda. “Il contributo di Demna al settore, al marchio Balenciaga e al gruppo è stato eccezionale. La sua forza creativa è ciò di  cui il marchio Gucci ha bisogno ora”, ha sottolineato François-Henri Pinault, CEO di Kering. La nomina avrà effetto da luglio 2025. Ora quindi l’approdo da Gucci. Che si gioca il tutto per tutto.

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