La pelle al centro delle strategie presenti e future della divisione moda di Richemont. E i marchi che ne fanno maggior utilizzo, Dunhill e Montblanc, sono quelli che hanno performato meglio nell’esercizio del colosso svizzero chiuso il 31 marzo scorso. Nel suo rapporto annuale, Richemont osserva come sebbene le vendite al dettaglio del segmento “Other”, che include i marchi Chloé, Dunhill, Alaïa, Montblanc, Purdey, Peter Millar e Serapian, siano state inferiori, “Dunhill e Montblanc hanno mostrato una certa resistenza con aumenti nella maggior parte delle regioni.
Dunhill e Montblanc
Dunhill è un marchio fondato nel 1893 a Londra. Secondo Richemont rappresenta il meglio della pelletteria e dell’abbigliamento maschile britannico. Nel 2019 ha ricevuto il premio “British Luxury Brand of the Year” da Walpole, l’ente ufficiale del settore del lusso britannico. Il suo direttore creativo è Mark Weston che, nelle sue collezioni, fa ampio uso di pellami anche non tradizionali, come l’anguilla. Non a caso, sottolinea il colosso elvetico nel rapporto annuale: “Il lancio della nuova collezione di pelle Belgrave è stata un successo, mentre le calzature continuano a dare un forte contributo alla crescita, basandosi sul successo delle sneakers Radial Runner (che sono made in Italy, ndr)”. Nel mirino di Dunhill c’è l’espansione in Asia settentrionale (Cina, Corea e Giappone) e il focus su digital e social.
Arrivano i trolley
L’altro brand-gioiello nel portafoglio Richemont è Montblanc. E l’accostamento con gli oggetti per la scrittura, gli accessori e la pelle è automatico. Tra i principali obiettivi dichiarati del brand, “l’estensione dell’universo del viaggio nel segmento pelle con tre nuove linee di trolley”. Senza considerare che la continua introduzione di nuovi accessori legati alla tecnologia, come il primo esemplare di cuffie smart, è comunque legato alla pelle come materiale capace di conferire lusso e prestigio all’oggetto. (mv)
Immagini tratte da dunhill.com (a sinistra) e da montblanc.com (a destra)
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