Ai primi di settembre Zendaya Coleman si presentò sul red carpet di Venezia nel leather look firmato Balmain. E bucò lo schermo, per usare un eufemismo. Certo, l’attrice, invitata al festiva del cinema in quanto protagonista del reboot di Dune, era già una star. Ma la mise, un vestito in pelle disegnato, anzi scolpito, sul corpo della 25enne, l’ha trasformata immediatamente in un’icona. E ora Zendaya raccoglie i risultati.
Il leather look firmato Balmain
E così CFDA, l’organizzazione statunitense, il prossimo 10 novembre riconoscerà a Zendaya il Fashion Icon Award. Il premio, che in passato è andato a personalità del calibro di Lady Gaga e Jennifer Lopez, non le spetta solo per il vestito Balmain, certo. Ma anche per il suo impegno personale nel settore: l’attrice nel 2013 ha lanciato una linea di abbigliamento, Daya by Zendaya, per poi collaborare con brand o diventarne ambasciatrice. L’affermazione dell’immagine dell’attrice nell’abito Balmain rappresenta un successo dall’utilità reciproca. Nel senso che porta vantaggi anche alla pelle. Secondo un’analisi dei trend condotta da Espresso Communication, tra i dieci motivi che rendono la pelle un must have dell’autunno-inverno 2021-22 c’è proprio la sua “second skin” sfoggiata a Venezia.
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