Il semestre premia pure il fast fashion: Mango ai livelli del 2019

Il semestre premia pure il fast fashion: Mango ai livelli del 2019

I numeri di Mango, che chiude il primo semestre al +21% su base annua, lo dimostrano: la giostra dei grandi gruppi della moda è tornata a muoversi. L’assunto vale non solo per quelli del lusso, ma anche per il fast fashion. Il sodalizio spagnolo può annunciare risultati vicini ai livelli del 2019 e, per i mesi di maggio e giugno, già superiori al pre-Covid. Se il semestre non ha chiuso ancora meglio, è solo a causa delle performance negative in Cina e Turchia. La leva per il futuro, ora, si chiama e-commerce: per questo Mango investe 35 milioni di euro nella logistica.

Pure il fast fashion torna a correre

Come scrive Modaes, i risultati del primo semestre consentono a Mango di alzare le stime per i secondo semestre e quindi per l’intero anno. “Siamo ottimisti – sono le parole del CEO Toni Ruiz –: ci attendiamo una ripresa delle vendite superiore ai dati del 2019. Ci aspettiamo di tornare a vedere utili quest’anno”. Il focus, dicevamo, ora è sull’e-commerce, che nel primo semestre del 2021 ha segnato il +37% su base annua e il +85% sul 2019. L’ambizione del gruppo spagnolo è superare a fine anno un miliardo di fatturato proveniente solo dal digitale. Proprio per questo Mango annuncia l’investimento di 35 milioni di euro per aggiungere un’area di 90.000 metri quadri al centro logistico di Lliçà D’Amunt (Catalogna, nella foto a destra). In questo modo il gruppo potrà ridurre del 25% i tempi di preparazione degli ordini. Il nuovo complesso, che porterà a 280.000 metri quadri la superficie del centro logistico, sarà pronto dalla seconda metà del 2022 e a pieno regime dal 2023.

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