“Indovina chi” esce indenne dai tumulti ai vertici dei brand

“Indovina chi” esce indenne dai tumulti ai vertici dei brand

“Quando leggerete questo mensile probabilmente (speriamo) Gucci avrà sciolto il riserbo sul successore di Sabato De Sarno – scrive il direttore Luca Fumagalli nell’editoriale di apertura del numero di marzo del nostro mensile, “Indovina chi” –. In questo preciso momento, mentre scriviamo, si fanno ipotesi agli antipodi: Hedi Slimane oppure un outsider, un underdog, uno fuori dal sistema degli stilisti‐ che‐più‐che‐stilisti‐sono‐star”. Be’, malgrado i retroscenisti dicessero che il momento dell’annuncio sarebbe stata la sfilata milanese del 25 febbraio, il nodo sulla guida di Gucci resta insoluto. Così come resta enigmatico lo scenario del lusso e dell’alta moda, che investighiamo nel mensile in distribuzione tra gli abbonati, alle prese con una fibrillazione di incarichi inedita a questi livelli.

 

 

Indovina chi

Nel mensile di marzo 2025 esploriamo il sistema in tutte le sue sfaccettature. Da quella vaga sensazione di “banter era”, espressione mutuata dallo slang calcistico utile a definire una stagione “da ridere” (non fosse tragica nelle conseguenze). Passando da chi in seno ha risultati tanto diversi (come Kering con Gucci e Balenciaga). E chi, in maniera diversa, riesce a coltivare la continuità: Prada da una parte ed Hermès e Goyard dall’altra. Non sottovalutiamo le pene della filiera della pelle, al palo di una fase così ambigua. Mentre allarghiamo il respiro del numero mensile ai risultati di Mipel e Micam e alle “ossessioni” di Birkenstock.

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