L’epiteto di “ingegnere della moda”, che gli tributiamo sin dal titolo dell’intervista pubblicata sul numero di maggio del mensile La Conceria, è impegnativo. Perché riecheggia quello di “architetto della moda” che accompagnava Gianfranco Ferré. Ma lui, Giuseppe Buccinnà, non è intimido dal parallelo, anzi vuole trasformarlo in un punto di forza: “Mi piace il suo lavoro – ci racconta –. Ha sempre pensato la moda in maniera concettuale, unendo sensualità, tecnica e profondità. C’è una grande fascinazione intorno a lui perché ha dato vita a un patrimonio artistico che andrebbe riscoperto oggigiorno”.
Un nome da seguire
Giuseppe Buccinnà (in foto), classe 1988, è a suo modo un outsider della moda. Perché non arriva alla carriera da stilista forte dei canonici studi in università del fashion e del design, bensì con una laurea in Ingegneria Civile al Politecnico di Milano arricchita poi da un master all’Istituto Secoli. Ciononostante, è un emergente da tenere d’occhio. Ha fondato nel 2016 il proprio brand, mentre dal 2022 è il direttore creativo di Grifoni. “Ho cercato di creare un collegamento tra la mia formazione da ingegnere e il mondo della moda – spiega –. Il mio approccio parte proprio dalla progettazione del capo da un punto di vista tecnico, parliamo di costruzione a tutti gli effetti”.
Clicca qui per leggere l’intervista integrale a Buccinnà, “L’ingegnere della moda”
Qui per sfogliare il sommario del numero di maggio
Il mensile La Conceria è per abbonati: scopri le formule di sottoscrizione
Leggi anche: