Un incontro che, per certi versi, somiglia a qualcosa di più di una semplice condivisione di pareri e programmi. Kering bussa al MIMIT, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove lo scorso 26 febbraio il ministro Adolfo Urso ha accolto il CEO del colosso francese, François-Henri Pinault. Argomento di discussione? Ovvio: la criticità della filiera italiana del lusso e della moda. Quella filiera che (anche) per Kering è molto più che strategica. È essenziale.
Kering bussa al MIMIT
“Il consolidamento della filiera della moda in Italia. Le sfide del settore in un contesto globale di grandi cambiamenti. Le nuove abitudini di consumo. Le tensioni commerciali. Questi alcuni degli argomenti affrontati durante l’incontro” (fonte MIMIT/Public Policy). Da parte sua, Urso “ha sottolineato l’importanza e l’attenzione che il Governo italiano sta riservando al comparto della moda”. E ha “illustrato le prossime iniziative che verranno messe in campo per sostenere un settore così strategico per il Made in Italy. Il ministro ha ricordato che, per il 2025, MIMIT ha destinato al comparto 250 milioni di euro tra contratti e minicontratti di sviluppo, risorse finalizzate alla transizione ecologica e digitale e alla promozione della sostenibilità”.
Kering al tavolo di Milano
Un incontro significativo per mille ragioni facilmente intuibili. A parte da quella legata allo stress congiunturale che affligge il lusso e, in particolare, alcune griffe di casa Kering. Una, soprattutto, Gucci, brand sul quale gravita una significativa quota della manifattura italiana, a partire da quella pelletteria e dei suoi fornitori. Suona così ulteriormente significativo il fatto che, a margine di questo incontro, il MIMIT abbia fatto sapere che “alcune maison del gruppo Kering parteciperanno all’incontro promosso dal ministro Urso, in programma nelle prossime settimane a Milano, insieme ai principali esponenti della filiera della moda. Durante questo momento di confronto verrà fatto un punto sullo stato di salute del settore e verranno presentate le misure a sostegno del comparto” (fonte MIMIT/Public Policy).
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