La moda inglese ringrazia la manifattura italiana, Burberry rende omaggio alla conceria dello Stivale: senza il fattivo sostegno dei produttori nostrani, il fashion system di Sua Maestà non potrebbe raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che si è preposti. È quanto emerge da “UK-Italy: Lezioni di Moda Sostenibile”, conferenza organizzata dal Department of International Trade presso la Biblioteca del British Institute of Florence in occasione di Pitti Uomo (in foto, un momento dell’incontro). Ospiti del convegno del 9 gennaio i rappresentanti di tre brand che vantano solidi legami con la manifattura italiana: Burberry, per l’appunto, Vivienne Westwood, che vanta una produzione 100% made in Italy, e Stella McCartney, insieme agli stilisti Christopher Raeburn e Bav Tailor.
Riconoscimenti istituzionali
“Il Regno Unito ha posto la clean grown al centro delle priorità”, è il commento dell’ambasciatore britanico Jill Morris in apertura di incontro, mentre Andrew Mitchell, Trade Commissoner e parlamentare inglese, ha osservato come “molti marchi sia storici che contemporanei della moda britannica hanno trovato nei fornitori italiani partner strategici essenziali per il loro impatto globale”.
Il tributo di Burberry
È da Burberry che sono arrivati i riconoscimenti più importanti alla concia italiana, dicevamo. Il brand ha “legami di lunga data con l’Italia con una significativa quota di produzione basata nel Paese – ricorda con un comunicato stampa –, al punto che di recente ha acquisito uno stabilimento a Scandicci per farne un centro di eccellenza per lo sviluppo e produzione di pelletteria”. Allo stesso modo “Burberry ha anche una longeva tradizione di impegno nella responsabilità sociale e ambientale – recita lo stesso documento –. Abbiamo stabilito nel 2004 i nostri primi programmi per l’ambiente, il commercio etico e gli investimenti sociali”. Ma Jocelyn Wilkinson, direttore Responsibility Programme di Burberry, intervenendo alla conferenza si è sentita in dovere di ringraziare UNIC – Concerie Italiane per il supporto che offre affinché l’azienda possa raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità: la supply chain va coinvolta nella mission e le concerie italiane, certificate, sono un valido partner.