La moda USA chiede aiuto al governo. Il Council of Fashion Designers of America (CFDA) ha inviato una lettera aperta ai leader del Congresso, cioè Nancy Pelosi, Charles Schumer, Kevin McCarthy e Mitch McConnell. In questa avanzano cinque proposte a sostegno del settore del fashion a stelle e strisce. Insieme a CFDA, siglano la lettera anche Accessories Council, Apparel & Footwear Organization (AAFA) e Travel Goods Association.
La moda USA
La lettera contiene 5 proposte, dicevamo. Quali? Assicurazione del credito commerciale. Protezione della responsabilità legale. Incentivi per il ritorno al lavoro, nonché credito d’imposta per rendere i luoghi di lavoro più sani e restituzione (drawback) dei dazi per donazioni charity. “Apprezziamo le recenti misure di stimolo, ma ci sono molte altre opportunità per aiutare i settori del retail e della produzione – si legge nella lettera –. Vi esortiamo a prendere ulteriori misure come parte del prossimo pacchetto di stimolo post Covid-19, attualmente all’esame del Congresso. Vi imploriamo di includere le seguenti cinque disposizioni per tenere aperto il Paese e conservare i posti di lavoro”.
Gli allarmi
Già la moda britannica ha scritto al proprio Governo per lamentare le possibili conseguenze di Brexit. Ora tocca al fashion statunitense chiedere sostegno. Un’altra azione intrapresa da Tom Ford, presidente di CFDA, è denominare “American collection calendar” le prossime edizioni delle New York fashion week. E pochi giorni fa, ricorda MF Fashion, la stessa associazione, insieme al gruppo PVH, ha presentato lo studio “The state of diversity, equity & inclusion”, che analizza la condizione delle minoranze nel settore moda americano. (mv)
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