La riapertura di Notre Dame si è trasformata in un fashion show

La riapertura di Notre Dame si è trasformata in un fashion show

La cattedrale di Notre Dame a Parigi ha riaperto lo scorso 7 dicembre, dopo cinque anni dal grave incendio che ne ha distrutto una parte. La cerimonia inaugurale, che consisteva in una messa a cui hanno partecipato i leader di tutto il mondo, è stata quanto di più vicino a una sfilata di moda. L’arcivescovo e i sacerdoti, infatti, indossavano tonache di alta moda disegnate dallo stilista francese Jean-Charles de Castelbajac, che nella sua lunga carriera ha inventato il casual all’italiana.

Ridisegnare il sacro

Per immaginare le vesti dei sacerdoti francesi, Jean-Charles de Castelbajac ha preso ispirazione dalla luce e dai colori delle vetrate di Notre Dame: blu, rosso, giallo e verde che ritornano, in questo caso, sulle tonache nella forma di frammenti. Per evidenziare la sua cifra stilistica, ha riprodotto alcuni simboli – tra cui la croce – alla sua maniera, lavorando a stretto contatto con i laboratori artigianali di Le19M, un hub creativo patrocinato da maison Chanel. Tuttavia, non era la prima volta che lo stilista collaborava con la Chiesa. Nel 1977, per esempio, aveva vestito il Papa per la Giornata Mondiale della Gioventù.

 

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Chi è de Castelbajac

Il nome potrebbe sembrare sconosciuto ai più, ma il creativo rappresenta una figura di spicco nel panorama della moda internazionale.  Nel 1974 de Castelbajac co-fonda Iceberg insieme a Giuliana Marchini e Silvio Gerani, coniugando l’eleganza della moda italiana con lo stile casual. Sempre negli anni ’70 crea per Max Mara la linea Sportmax. Nel corso dei decenni ha collaborato con marchi come Courrèges, Rossignol, Le Coq Sportif, Benetton.

La sua cifra stilistica

De Castelbajac è un simbolo per il fashion system attuale. “Il lato meno conosciuto dello stilista è quello che più ha impresso l’immaginario della nuova generazione di designer”, sottolinea Lineapelle Magazine. “Tra le sue cifre distintive, il racconto attraverso gli abiti è sempre stato al primo posto, dai minidress con le sembianze dei personaggi delle favole, fino ai completi che riproducono alcuni quadri famosi. La sua capacità narrativa è fonte di ispirazione per J.W. Anderson da Loewe o Adrian Appiolaza da Moschino”. In altre parole, de Castelbajac non ha solo contribuito a creare nuove tendenze, adattato la moda alla cultura pop o realizzato collab con artisti famosi come Keith Haring. Ha inventato un nuovo modo di comunicare con gli abiti, e la sfilata (evento) andata in scena a Notre Dame ne è la prova. (dc)

Immagini dal profilo di Notre Dame e JC de Castelbajac

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