Il fashion system italiano è uno dei motori dell’economia nazionale, la filiera della pelle uno dei suoi fiori all’occhiello. Il 5 marzo, presso la sala Koch di Palazzo Madama, si è tenuta la presentazione de Lo Stato della Moda, pubblicazione promossa da Confindustria Moda. L’evento, organizzato dall’associazione datoriale con il senatore Gianluca Castaldi (segretario della commissione industria, commercio e turismo), è stato occasione per ribadire, in virtù dei numeri congiunturali del 2018, i meriti della filiera estesa della moda, dai ricavi in crescita (+0,9%) e protagonista del saldo commerciale positivo del Paese. L’area pelle ha ricevuto particolari encomi dai relatori. Il sociologo Francesco Morace ne ha sottolineato l’eccellenza stilistica e il valore artigianale e sostenibile, valutazione che trova riscontro nelle scelte dei principali brand internazionali, che producono in Italia con materiali italiani. Un riconoscimento per la pelle italiana che arriva non solo dai player della moda: come ha ricordato Marco Fortis, docente di Economia industriale dell’Università Cattolica, la preminenza del made in Italy si riconosce anche dal successo di materiali che conoscono altre destinazioni, come le pelli per carrozzeria.
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