Abbastanza per dire che i rumors settembrini sulla cessione di Ferragamo possono essere messi da parte. Almeno per ora. Secondo l’analisi di Affari & Finanza, l’inserto economico de La Repubblica, non solo l’arrivo di Micaela Le Divelec Lemmi, ma in particolare la sua veloce promozione da direttore generale al ruolo di ceo, dimostrerebbe la volontà della griffe di rimettersi in sesto da sé. L’esperienza Poletto è terminata prematuramente perché il manager, stretto dagli stessi esponenti della famiglia Ferragamo, non avrebbe avuto lo spazio di manovra necessario, osserva A&F: lo spazio che si sta aprendo per Le Divelec, già donna dei numeri in Gucci, testimonierebbe l’intenzione di lasciarla libera di operare. A proposito di riorganizzazioni, i fratelli Diego e Andrea Della Valle hanno varato il restyling delle finanziarie di famiglia: alle casseforti Diego Della Valle & C. e Di. Vi. Finanziaria (1,2 miliardi di patrimonio nel 2017), ora aggiungono D&L Investimenti e Di. Vi. Immobiliare Holding. Scopo dell’operazione è portare sotto società differenti i vari interessi dei fratelli Della Valle (come la partecipazione nel gruppo editoriale RCS e quella nell’AC Fiorentina), così da “separare la gestione della maggioranza di Tod’s, realtà economica principale, che necessita di attenzioni e logiche differenti, rispetto agli altri asset detenuti”, come si legge ancora su A&F. In tema di gestione, infine, si segnala come sia proficua quella di Moncler: il brand di Remo Ruffini è la 31esima family company più redditizia al mondo, unico marchio made in Italy nei primi 50 posti della graduatoria di 1.000 aziende stilata da Credit Suisse. A premiare Moncler sono i risultati dell’ultimo triennio.
TRENDING