La crisi scatenata da Coronavirus si è vista nella nota del primo trimestre e si rifletterà in quella del secondo, attesa per il 14 luglio. Ok. Ma gli analisti di Mediobanca credono nelle possibilità di Brunello Cucinelli e confermano il rating neutro. Il brand può tornare ai livelli pre-crisi già nel 2021, mentre nel secondo semestre dell’anno in corso conoscerà il rimbalzo in area positiva.
Ai livelli pre-crisi già nel 2021
“I risultati preliminari dei primi sei mesi 2020 – è la valutazione di Mediobanca ripresa da MFF – non saranno una grande sorpresa. Bensì, dovrebbero essere in linea con le nostre aspettative per l’intero settore, che stimiamo andare incontro a una calo di circa il 40%”. La maison fondata dall’imprenditore-umanista umbro (nella foto), però, ha fondamentali che le permettono di sopravvivere con serenità alla congiuntura: “Suggeriamo di guardare oltre i risultati del primo semestre – continua Mediobanca – e di focalizzarsi sugli anni a venire. Prevediamo per Brunello Cucinelli una performance positiva già a partire dalla seconda metà dell’anno (+4% circa) e un ritorno ai livelli pre-crisi nel fiscal year 2021”.
Le attese sul secondo trimestre
Fin qui il 2020 è l’anno della pandemia, quello del lockdown prima in Asia e poi in Europa e America del Nord: non poteva essere la sola Cina a tenere tra aprile e giugno in piedi le vendite, per le quali si prevede il calo del 60%. “A seguito di una performance lievemente negativa nel primo trimestre, che riflette la limitata esposizione alla domanda cinese e la rilevanza del wholesale – pronostica l’istituto finanziario –, nel primo semestre prevediamo un fatturato di circa 205 milioni, in calo di quasi il 30% su base annua”.
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