MFW: Ferragamo, Versace, Boss e la dirompente dimensione phygital

MFW: Ferragamo, Versace, Boss e la dirompente dimensione phygital

Mai più senza digitale. La dimensione phygital utilizzata per la Milano Fashion Week è la formula del successo. Ne è convinto Carlo Capasa, presidente di CNMI (Camera Nazionale della Moda Italiana). “Il digitale si è guadagnato un posto importante – ha dichiarato ai media -. La stessa sfilata fisica trasmessa in digitale ha un riscontro numerico pazzesco. Non credo ne potremo fare a meno in futuro e affineremo ancora di più il mezzo e il senso delle cose”. Ciò non vuol dire abbandonare lo show in presenza, anzi. “Credo che fisico e digitale si compenetrino – continua -: si possono usare entrambi i mezzi e stiamo facendo proprio questo in maniera fluida”. È d’accordo Miuccia Prada che in occasione della conversazione in live streaming fatta con Raf Simons ha dichiarato: “La presentazione in digitale ci permette di mettere sempre più al centro il prodotto”. Vediamo, allora, alcuni prodotti, molti dei quali in pelle, sui quali si sono accesi i riflettori negli ultimi giorni di MFW.

La dimensione phygital  

Ferragamo e Versace

Abiti di pelle stretch o di nappa bianca con zip e cintura, maxiborse da portare a spalla sia dall’uomo che dalla donna. Sandali, ankle boots e sabot minimal monochrome. Salvatore Ferragamo sfila in presenza ispirandosi ai vecchi film di Alfred Hitchcock girati in technicolor. All’opposto della classicità della maison fiorentina, lo stile di Versace è frizzante e coloratissimo. Una collezione “dirompente” come l’ha definita Donatella. In colori accesi e sgargianti anche gli accessori in pelle: handbag con catena e charmes variopinti.

Boss e Margiela

Stile sobrio e pragmatico, quello di Boss che ha presentato una collezione minimalista, fatta di rigorosi total look monocromatici, composti da capi dai tagli netti. Colori pastello per maxiborse abbinate a sandali e mocassini comodi. Confortevole e, addirittura, definito “look da videochiamata” quello proposto da Maison Margiela. Arricchito, però, da dettagli pregiati come lunghi guanti di pelle e minuscole pochette a forma di busta.

 

 

Intanto, a Parigi

Tra un botta e risposta mediatico, l’ennesimo (scatenato da Le Figaro in modo particolarmente autolesionista), sul valore delle sfilate di Milano, in Francia sono iniziate le sfilate della Paris Fashion Week. Il calendario si sviluppa lungo 9 giorni di eventi fisici e digitali, per concludersi il 6 ottobre 2020. Venti i défilé in presenza e un totale di 88 brand coinvolti. Tra i fashion show live più attesi: Christian Dior (29 settembre), Kenzo, Balmain e Acne Studios (30 settembre), Chloé (1° ottobre), Hermès (3 ottobre). In chiusura (il 6 ottobre) arriveranno Chanel e Louis Vuitton. Hanno scelto di usare contenuti digitali, tra gli altri, Rick Owens, Loewe, Vivienne Westwood, Balenciaga e Givenchy. Le sfilate saranno disponibili sulla piattaforma predisposta dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode.

Nelle immagini (tratte da vogue.it), da sinistra: Ferragamo, Maison Margiela, Boss

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