A un anno dalla quotazione di Monnalisa sul mercato AIM Italia, il presidente dell’azienda aretina Piero Iacomoni e il ceo Christian Simoni hanno presentato il bilancio integrato 2018. I ricavi totali consolidati nell’anno ammontano a 51,1 milioni di euro, con un aumento del 7,1% a cambi correnti (+9% a cambi costanti). La quota export è pari al 67%. I vertici di Monnalisa sottolineano l’aumento dei ricavi retail (+39%) e di quelli online (+17%) a cambi correnti.
I margini di Monnalisa
L’Ebitda di Monnalisa è pari a 5,2 milioni di euro rispetto ai 6,6 dell’anno precedente, mentre il risultato netto consolidato si attesta a 1,3 milioni di euro rispetto ai 2,3 milioni di euro nel 2017. Il calo, secondo quanto precisa la società nel comunicato, è dovuto “ai significativi investimenti realizzati per l’apertura di 10 nuovi punti vendita monomarca in tutto il mondo, interamente spesati nell’esercizio”. Da notare la crescita sul difficile mercato italiano del 9%.
Il commento del ceo
Il gruppo Monnalisa è uno dei maggiori operatori internazionali nel campo del design, della realizzazione e della distribuzione di abbigliamento di alta gamma e di accessori per bambini. Il CEO Christian Simoni ha commentato così il bilancio 2018: “Tutti i report annuali degli ultimi dieci anni hanno sempre presentato elementi di innovazione rispetto ai precedenti e anche quello del 2018 segna un ulteriore importante salto in avanti, fondato su un ripensamento complessivo del sistema di rappresentazione dei processi con cui l’azienda aumenta nel tempo il valore generato per tutti gli stakeholder”.
L’azienda
Monnalisa, fondata nel 1968 ad Arezzo dall’attuale presidente Piero Iacomoni, dispone di 42 negozi diretti in oltre 60 paesi nel mondo, ha oltre 300 dipendenti e ha registrato un tasso medio di crescita del 9,2% negli ultimi 20 anni. Nella relazione al bilancio 2018 l’azienda scrive che “è stata inoltre incrementata l’offerta di calzature, borse e accessori”. (mv)