Mulberry mette le mani avanti: Covid-19 boicotta la ripresa. Nel novembre scorso, annunciando i dati (non esaltanti) del primo semestre, affermava che la seconda metà dell’esercizio sarebbe stata migliore e redditizia. Ma ora che il periodo si avvicina alla chiusura (deadline 28 marzo), la pandemia da Covid-19 costringe la società a fare marcia indietro. Mulberry ora sostiene di aspettarsi “una piccola perdita”. Perdita che, dunque, si sommerà a quella registrata nei primi sei mesi dell’esercizio.
Covid-19 boicotta la ripresa
In piena crisi Coronavirus, l’azienda britannica ha dichiarato che sta implementando una politica difensiva. In cima all’agenda c’è il contenimento dei costi su un bilancio che la stessa Mulberry definisce “solido”. Al 20 marzo la sua liquidità netta era di 8,8 milioni di sterline. Il marchio britannico ha definito un piano di azioni: sospensione dei pagamenti agli azionisti; dopo la chiusura degli store nel Regno Unito, analisi dei negozi “caso per caso”; opportunità di risparmio sui costi.
Scenario mutevole
Secondo Mulberry, data la velocità con cui lo scenario sta cambiando, è impossibile offrire una guida significativa sulle prestazioni future. “La nostra massima priorità in questo momento è la salute dei nostri colleghi, dei clienti e di tutte le altre parti interessate – afferma il CEO Thierry Andretta –. Sebbene non sia chiaro per quanto tempo il virus avrà un impatto diretto sui nostri mercati e sulle nostre attività, restiamo fiduciosi nella forza del nostro marchio e nella nostra strategia a lungo termine”. (mv)
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