Non è stato un viaggio semplice né di successo quello di Bruno Guillon nei due anni di permanenza a Mulberry. L’amministratore delegato ha improvvisamente rinunciato al mandato. Durante la sua permanenza nell’azienda inglese, le azioni di Mulberry hanno perso due terzi del valore. Guillon era giunto da Hermes International nel marzo del 2012 e sulla sua poltrona, a Somerset, da oggi siederà la persona che aveva sostituito, Godfrey Davis, fino a ieri presidente non operativo. Resterà fino all’assunzione del nuovo ceo. L’indirizzo di Guillon era stato quello di elevare qualità (e prezzi) di Mulberry, ma il piano non ha convinto il consumatore. Il brand aveva anche perduto il direttore creativo, Emma Hill (creatrice della borsa Alexa, il pezzo di maggior successo commerciale, nella foto), le cui vedute non coincidevano con la strategia di Guillon. A dicembre, gli analisti di Barclays avevano previsto profitti al lordo per 27 milioni di sterline (33 milioni di euro circa) per l’anno fiscale 2013-14. A gennaio Mulberry aveva invece specificato che non ci sarebbero state variazioni sulla cifra dei ricavi 2013 a causa della stagnazione del mercato domestico e della cancellazione di una partita destinata alla rete dell’ingrosso in Corea del Sud. (pt)
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