Pinko riparte da green e retail. Dopo aver chiuso il 2020 con un calo del fatturato “a doppia cifra“, come spiega il fondatore e presidente Pietro Negra, il brand emiliano mette in cantiere nuovi progetti legati alla sostenibilità. Nel frattempo, definisce il nuovo sviluppo che prevede numerose aperture. E, in più, la consapevolezza che il canale online può rappresentare una vera e propria leva grazie al boom che ha conosciuto nei mesi scorsi.
Pinko riparte da green e retail
Parlando con Mff, Negra spiega che per la prima volta nella sua storia il brand ha conosciuto una perdita. “Ma ci siamo dati da fare, operando su una riduzione dei costi e un modello aziendale più snello – aggiunge, annunciando poi una serie di nuove aperture –. Entro la fine del mese apriremo un flagship di 460 metri quadrati a New York nel quartiere Soho. Sarà un vero test per la corsa in questo mercato. Se funziona estenderemo la rete negli States”. Mentre in Francia la location scelta è Nizza, al contempo Pinko punterà sulle repubbliche baltiche: “Riga e altre località. In quest’area vogliamo aprire in totale sei store nei prossimi mesi”. Se il canale retail ha conosciuto un’inevitabile frenata nei mesi scorsi, quello che invece ha sostenuto l’attività è stato l’online. Nel caso di Pinko ha toccato un +122%.
Sociale e ambientale
Dopo il progetto con Treedom per la piantumazione di alberi, il Take care per il welfare aziendale e il recupero dei vecchi capi dei clienti, il prossimo passo è la sede. “Ci saranno ulteriori investimenti nei prossimi anni, vogliamo arricchire il terreno attorno alla nostra azienda con alberi e orti, inoltre partecipiamo al Kilometro verde – conclude Negra –. E stiamo implementando un sistema di sviluppo dei capi in 3D per velocizzare le collezioni, soprattutto per l’e-commerce”. (art)
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