È il campione della moda per bambini, ma ragiona per diventare grande. Come? Retail, mercati, finanza. Monnalisa, marchio italiano dell’abbigliamento e degli accessori per l’infanzia, vede ancora il segno più all’inizio del proprio bilancio: dopo aver chiuso l’ultimo esercizio a 47,7 milioni di euro, nei primi sei mesi dell’anno in corso registra ricavi consolidati in crescita del 9% a cambi costanti, per un totale di circa 25 milioni. “La semestrale conferma la bontà delle nostre strategie, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti nel canale retail”, commenta con La Stampa l’amministratore delegato Christian Simoni. Per Monnalisa l’export vale il 76% del giro d’affari: per il 40% arriva da Paesi extra-UE. Mentre la quotazione sul canale AIM ha fornito nuove possibilità di finanziamento, nel 2019 sono in programma le aperture di 15 nuovi negozi in Europa, Asia e Nord America. Il brand a oggi è presente in 60 Paesi con più di 100 monomarca e spazi in 750 multibrand.
Nel primo semestre 2018 Monnalisa cresce del 9% e punta ai mercati esteri: il brand per bambini diventa grande
