Nel fast fashion Spagna batte Svezia. Tradotto, Inditex corre più forte di H&M. Nel periodo maggio-luglio 2021 le vendite di Inditex registrano il +7% sull’analogo periodo del 2019. Viceversa, da giugno ad agosto (l’anno fiscale svedese è diverso da quello spagnolo) il fatturato di H&M è cresciuto meno del previsto, stagnando al -11% rispetto ai livelli pre-pandemici. Il gruppo svedese imputa ai lockdown e alle restrizioni in Asia la propria cattiva performance. Potrebbe aver pesato sulle sue vendite anche il boicottaggio cinese seguito alla presa di posizione sulla “questione uigura”.
La lentezza degli svedesi
I ricavi di H&M nel trimestre giugno-agosto si sono attestati a quota 55,6 miliardi di corone (6,46 miliardi di dollari). Il risultato vuol dire +9% rispetto all’anno precedente. Gli analisti citati da Reuters prevedevano una crescita media del 14%. Il livello raggiunto è inferiore dell’11% rispetto allo stesso trimestre del 2019, periodo precedente la pandemia.
Inditex corre più forte
Va meglio Inditex, gruppo cui fa capo Zara, che ha registrato un aumento del 7% delle vendite da maggio a luglio. Il giro d’affari nel secondo trimestre ammonta a 6,99 miliardi di euro, più o meno in linea con i 7,02 miliardi stimati dagli analisti intervistati da Refinitiv. Inditex ha diffuso i conti del primo semestre 2021, quando ha toccato quota 11,94 miliardi di euro, +49% rispetto allo stesso periodo del 2020 e -7% rispetto al primo semestre 2019. Secondo la società, le vendite sono migliorate a ridosso dell’estate poiché gli acquirenti hanno ricominciato a fare shopping per eventi mondani. (mv)
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