Non voleva la luna e non l’ha avuta: finisce tra Gucci e De Sarno

Non voleva la luna e non l’ha avuta: finisce tra Gucci e De Sarno

“Non voglio mica la luna”, e infatti non l’ha avuta. La canzone scelta da Sabato De Sarno per il suo ultimo show da Gucci doveva essere un segnale. Perché da oggi De Sarno non è più il direttore creativo della maison fiorentina. La sua nomina era stata annunciata da Kering a gennaio 2023, quando il designer aveva preso il posto di Alessandro Michele. Dalla prima collezione, però, la fine sembrava già annunciata. Le sue collezioni non hanno quasi mai raccolto critiche positive, sancendo un taglio netto con il passato. Il valzer dei direttori creativi continua, ma è sempre più evidente che il problema sia strutturale. “Future Starts Slow” era stata l’altra colonna sonora scelta per lo show. Un monito a Kering, forse, e la richiesta di tempo per carburare. Oggi possiamo dire che non avrà né tempo né luna.

Cosa non ha funzionato

Prima di capire perché Gucci sembra ormai una prigione stilistica, va dato atto a De Sarno di essersi trovato a traghettare il marchio nel periodo più complicato di tutti, dall’aumento dei prezzi fino alla crisi della filiera. Spoiler: la direzione creativa è responsabile di tante cose, ma ci sono alcune decisioni che devono essere prese dall’alto. Quando De Sarno è arrivato, Gucci era il megafono stilistico dello strapotere di Alessandro Michele, che nei suoi otto anni nella maison ha fatto registrare un boom di vendite fino a poco prima del Covid, quando i bilanci hanno mostrato un segno meno. Per mettere un punto, De Sarno ha chiuso tutto quel mondo in un cassetto facendo finta che non esistesse. Certo, non si può chiedere a un designer di essere fedele al suo predecessore, ma non si può nemmeno pensare che un marchio sia un monoblocco senza angoli o tante facce. A conti, fatti, non è riuscito ad invertire la tendenza.

 

 

Who is Sabato De Sarno?

Quella di De Sarno è stata una direzione creativa decisa a tavolino. Parliamo di un giovane addetto ai lavori – in passato da Prada a D&G – che nel giro di pochi mesi si trova catapultato al timone di uno dei brand simbolo della moda italiana. Ci crediamo che non volesse la luna. E proprio perché all’epoca De Sarno era sconosciuto, Kering ha pubblicato un documentario, Who is Sabato De Sarno?, per presentarlo al mondo. Salvo dimenticarsi che la figura del direttore creativo si costruisce in anni e anni, e cucire un ruolo addosso a un designer che non ha mai avuto altre esperienze del genere, instilla il dubbio. E se Kering avesse scelto un designer (sacrificabile) di passaggio per sondare il terreno? Anche Michele, all’epoca era un addetto ai lavori, ma si era già fatto le ossa al fianco di Frida Giannini, proprio in Gucci.

Venendo allo stile

Non si può non dire che Sabato De Sarno non si stesse costruendo un suo stile. Le sue collezioni, però, hanno sempre giocato con il rigore, mai troppo cariche, mai troppo scariche, ingentilite per il mondo di mezzo, poco sensuali, poco Gucci, forse poco kitsch. Ed è mancata soprattutto la narrazione dei suoi prodotti, che hanno smesso di raccontare storie e sogni. “Ringrazio sinceramente Sabato per la sua lealtà e professionalità. Sono orgogliosa del lavoro che è stato svolto per rafforzare l’identità del marchio”, così Francesca Bellettini, Deputy CEO di Kering, ha salutato De Sarno in un comunicato. Viene da chiedersi, al netto di tutto, quale sia oggi l’identità del marchio. Sul successore, ora si apre un campionato a parte. Forse Slimane, uscito da Celine?

Che succede a Kering?

La notizia dell’uscita di De Sarno evidenzia ancora una volta la crisi del lusso, che però ha a che fare con un intero sistema. Come riporta il Quotidiano di Puglia, l’azienda Sud Salento licenzierà 120 operai.  Sud Salento opera nel calzaturiero in regime di conto terzi ed in esclusiva per il gruppo Kering A partire dallo scorso dicembre 2023, ha subito un drastico calo delle commesse del committente. Nelle ultime settimane, tra l’altro, Kering aveva permutato alcuni immobili parigini per ottenere una liquidità di 837mln oltre ad aver ceduto The Mall Luxury Outlets per 350 milioni di euro al fondo di investimenti Simon. Insomma, la luna è sempre più lontana.

Immagini profilo IG De Sarno

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