Il giro d’affari della calzatura italiana nel secondo trimestre dell’anno perde l’1% su base annua, mentre, al contrario, cresce quello della filiera europea (+4% medio). In particolare, nel periodo aprile-giugno Germania e Polonia vanno addirittura in doppia cifra, Francia (+7%), Portogallo (+3%) e Romania (+4%) sono ampiamente in area positiva, mentre la Spagna cresce sensibilmente (+1%) e la sola Inghilterra crolla verticalmente (-8%). Il trimestre è generalmente positivo anche per le manifatture extra-europee, con picchi positivi di quella brasiliana (+17%) e segnali di debolezza per quelle di Turchia, Pakistan e Messico (-4% le prime due, -11% la terza). Lo riporta la Congiuntura Area Pelle del II Trimestre 2017 realizzato dal Servizio Economico di Lineapelle. Nello stesso periodo dell’anno, passando alle altre destinazioni dell’area pelle, è cresciuta la pelletteria italiana, volàno della performance positiva di quella europea (+11%). Si confermano settori vitali l’imbottito per arredo e automotive, il cui giro d’affari in Italia cresce rispettivamente del +6% e del +7%. Non godono di altrettanta salute i confezionisti nostrani di abbigliamento in pelle, il cui giro d’affari è calato del 7% rispetto al 2016. Per conoscere ulteriori dettagli sui trend della filiera della pelle nazionale e internazionale e per conoscere anche i risultati del primo semestre, è possibile sfogliare gratuitamente la Congiuntura Area Pelle al seguente link.
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