Les jeux sont faits. Paris Fashion Week si è chiusa ieri (6 ottobre 2020) con due (attesissime) sfilate che hanno lasciato il segno. In altre parole, quelle di Chanel e Louis Vuitton. Le griffe francesi hanno portato in passerella una donna audace e sicura di sé, espressione di uno stile che si fa forte del proprio heritage, ma sa anche rinnovarsi. Personalità e fascino senza tempo sono state le chiavi dei défilé.
Les jeux sont faits
Chanel (foto a destra)
La direttrice creativa Virginie Viard ha reinterpretato i cult di Chanel con un piglio libero e ribelle, quasi rock. La collezione si ispira al grande cinema d’autore francese e alle sue eroine in bianco e nero. E aggiunge all’ideale di “femme fatale” un carattere forte e molto contemporaneo. Le tradizionali giacche di tweed si alternano al chiodo in pelle nero e argento con la scritta Chanel a caratteri cubitali sulle maniche. Bermuda e golfini rosa lasciano spazio a tailleur di pelle, ma anche paillettes, cinture e macramé. Tra gli accessori spiccano le microborsette 2.55 da portare come collier, a mano oppure appese alla cintura come charme.
Louis Vuitton (foto a destra)
La proposta di Louis Vuitton è quella di una moda genderless. Cioè, voce di una generazione che “non si definisce per l’appartenenza sessuale”, come spiega il direttore creativo Nicolas Ghesquière. Un vestire dove “la neutralità può essere potente, estrema ed espressiva”. I look sono come corazze lucenti e eleganti, come le giacche-armatura ultraover dalle spalle appuntite con strisce in argento e appuntiti zoccoli pump in pelle. Il pantalone baggy è stretto in vita da larghe cinture. Crop jacket di pelle su miniabiti patchwork e stivaletti da neve alla caviglia. Le borse sono maxi ma ultrapiatte, oppure micro e portate cross-body, legate intorno al collo.
Immagini tratte da vogue.it
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