La prima notizia è che l’edizione della Paris Fashion Week di settembre si fa. La seconda è che la capitale francese prova a fare sintesi tra sfilate tradizionali e eventi digital oriented. Dal 28 settembre al 6 ottobre 2020 la Ville Lumière avrà la sua fashion week. Ad annunciarlo è la Federazione della Haute Couture della Moda francese: previsti eventi dal vivo, dicevamo, ma con presenze contingentate, che renderanno gioco forza ancora più esclusive le sfilate tradizionali. A queste si aggiungono poi le attività online su una piattaforma digitale dedicata.
Paris Fashion Week di settembre si fa
Nel calendari non ci sarà, questo è certo, Saint Laurent, che ha scelto di seguire un suo nuovo tempo per la presentazione delle collezioni. La fashion week parigina sarà il punto di arrivo, o di svolta, di un 2020 alla ricerca di soluzioni per ricalibrare il lusso dopo lo choc Covid-19. Potrebbe essere la rappresentazione completa della modalità Phygital prospettata da Ermenegildo Zegna.
La (necessaria) svolta digitale
A Milano, lo scorso febbraio, un assaggio di sfilate digital c’è già stato per collegare quella parte di pubblico globale bloccata dal Coronavirus. Alla Shanghai Fashion Week di fine marzo 2020, mentre l’Europa era in lockdown, c’è stata un’idea chiara delle opportunità di questo cambiamento forzato. Durante lo streaming della sua sfilata, Pinko ha registrato 29.000 accessi allo store e-commerce e vendite contestuali per 1,1 milioni di yuan cinesi. Questo per un solo brand, mentre l’intera Shangai Fashion Week ha registrato 2,82 milioni di dollari di vendite correlate.
Momento di passaggio
Dopo la Cultural Fashion Week Platform di Londra, luglio sarà il mese di passaggio. Dal 9 al 13 a Parigi le collezioni uomo P/E 2021 saranno presentate interamente online e toccherà di nuovo a alla Milano Digital Fashion Week, dal 14 al 17 luglio 2020, capire qual è la forza del digital per i luxury brand. Ma a seguire, il 22 luglio, c’è la grande sfida della Cruise di Dior in Puglia, a Lecce. Sfilata in piazza Duomo, con uno show reale e unico a firma di Maria Grazia Chiuri e per il quale sono al lavoro mille persone. Saranno ammessi solo i team Dior. La maison francese non rinuncerà al digital, a beneficio soprattutto dei buyer orientali, con short film e contenuti dedicati, sostenuti dall’invio ‘a domicilio’ di campioni di pelle e tessuti degli abiti che andranno in passerella.
E poi settembre
In programma il 17 settembre c’è la sfilata Burberry in presenza, ma senza pubblico e all’aperto. Riccardo Tisci si dice pronto a sfruttare le potenzialità dello streaming per raggiungere clienti in tutto il mondo e ridare smalto al marchio. Anche Fendi il 22 settembre utilizzerà uno spazio fisico, il Palazzo della Civiltà Italiana di Roma all’Eur, per presentare le sue nuove collezioni. Parterre ristretto di ospiti e naturalmente streaming in digitale. Uno strumento democratico che oggi serve anche al mondo del lusso. (aa)
Immagine Wikimedia Commons
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