Il prezzo racconta la storia del prodotto, quindi è bene che il cliente critico presti attenzione al dettaglio. A sostenerlo è il presidente del Conseil National du Cuir, Franck Boehly. Nei giorni scorsi il rappresentante della filiera francese della pelle ha messo i puntini su questioni essenziali riguardanti la produzione e il commercio di prodotti in pelle. “Un consumatore che acquista un paio di scarpe per 20 euro non può pensare che la qualità sia la stessa di un paio che costa 200”, attacca.
Il cliente critico
Intervenendo dai microfoni dell’emittente francese BFM Tv, Boehly ha rivolto un appello ai consumatori. Il manager di CNC si rivolge a quelli critici e green, quelli che esprimono preoccupazione per l’origine della pelle usata nei prodotti. Da un lato Boehly conferma che i brand non hanno l’obbligo di comunicare la provenienza della materia prima. Ma, dall’altro, evidenzia come informazioni importanti possano arrivare semplicemente dal prezzo. “Un consumatore che acquista un paio di scarpe per 20 euro non può pensare che la qualità sia la stessa di un paio che costa 200 – dice -. Le cose cambieranno quando i consumatori smetteranno di acquistare quei prodotti a basso costo. Questo è esattamente quello che è successo con le uova delle galline in batteria. I produttori non producono mai articoli che non possono vendere”. (art)
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