L’anno scorso è andata male, quest’anno ci riprova. PETA annuncia l’intenzione di partecipare, in virtù della sua unica azione in possesso, all’assemblea degli azionisti della conglomerata LVMH in programma oggi 12 aprile a Parigi. Per fare che? Dando seguito a uno schema già collaudato, l’associazione animalista vuole prendere parola durante il meeting per perorare la propria causa contro l’impiego di pelle di rettile e di struzzo nelle collezioni della holding. Un anno fa LVMH non ha neanche consentito ai militanti PETA l’accesso all’assemblea, figurarsi lasciargli la parola durante i lavori. Vedremo quest’anno come va.
L’evento parigino non è l’unico campo in cui la sigla radical-veg dà battaglia. È in corso la campagna mediatica di pressione sulle case editrici affinché modifichino la voce “pelle” nei propri dizionari, estendendola ai materiali sintetici. Una baggianata alla quale La Conceria dice no e contro la quale, in difesa del buon senso e del metodo scientifico, vi invita a mobilitarvi.
PETA ha scritto una lettera a Markus Dohle, ceo di Penguin Random House (gigante anglo-americano dell’editoria). Noi allo stesso ceo indirizziamo una mail motivazionale affinché non si lasci condizionare da PETA.
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Scarica la lettera sul tuo computer fisso. Il file .pdf è editabile: aggiungi in alto a destra il tuo nome.
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