Pitti Uomo a ritmo sostenuto. Brand emergenti e da tutto il mondo con una granitica certezza: la pelle italiana

Oggi terzo giorni di Pitti. L’affluenza sembra diminuita rispetto ai primi due giorni, in particolare quello di ieri. “Questa edizione è molto interessante. Ci sono molti visitatori provenienti da tutto il mondo, americani compresi” ci ha detto William White di Scarpe Di Bianco, brand statunitense che produce in Italia con materiali italiani. Mancano i Paesi arabi, causa Ramadan che termina oggi. Dall’Argentina al Giappone fino al Regno Unito: pelli italiane superstar. “We are leather” è la frase con la quale il brand argentino Gaukk si presenta al mondo. Prima collezione presentata a Pitti, prima fiera in assoluto per il giovane ex modello Tomas Guarracino, che ha scelto la pelle per entrare nel mondo del luxury fashion con biker e sneaker. “La pelle è il materiale di lusso per eccellenza. Chi la tocca percepisce subito che il prodotto è di qualità” ci ha detto Tomas. Il brand giapponese Backlash utilizza pelli toscane per confezionare i suoi prodotti, in particolare abbigliamento e accessori. Pelli toscane conciate al vegetale che il brand lavora in maniera artigianale. “Perché usiamo pelli italiane? Sono le migliori. Hanno dei colori fantastici. Le concerie italiane sono creative e innovano sempre le loro produzioni e sono puntuali con le consegne” ci ha detto Tim Little, del brand britannico di calzature Grenson. (mv)

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