Cresce l’appeal della moda italiana all’estero. Lo mette nero su bianco uno studio dell’agenzia Promos, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano sulla base di dati Istat, secondo cui durante il 2016 i rapporti commerciali delle aziende dell’area pelle sono aumentati con Polonia, Stati Uniti e Spagna. Confermati invece i buoni scambi con Cina, Giappone e Francia. L’analisi racconta di una crescita media della filiera del 1,2% per un giro d’affari complessivo di 48,6 miliardi di euro. In particolare l’aggregato concia e pelletteria nell’anno ha fatturato 10 miliardi di euro, per un lieve calo (-0,6%) su base annua. Tra i principali approdi della manifattura nostrana ci sono Svizzera, Francia e Hong Kong, mentre tra gli sbocchi emergenti spicca l’Albania con il ritorno della Russia. La Regione che ha registrato i numeri migliori è la Lombardia, che da sola genera 1,7 miliardi di export, mentre tra le province brillano Vicenza e Firenze. Buoni anche i risultati della calzatura, il cui export nell’anno ammonta a 9 miliardi (+2,4%). Anche in questo caso la regione prevalente è la Lombardia, mentre le città con le migliori performance dell’export sono Milano, Treviso e Firenze.
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