Una borsa-baguette vista recentemente sulle passerelle di Parigi da Yves Saint Laurent, è al centro di una disputa (al momento esclusivamente social) con la stilista senegalese Sarah Diouf che ne reclama la paternità. “È una replica perfetta. Mi sono resa conto di essere cresciuta quando il mio primo istinto è stato di proteggermi legalmente” ha twittato la stilista con base a Parigi. Il suo modello (più lungo di quello disegnato da Anthony Vaccarello) si chiama Mburu, la cui traduzione dal dialetto Wolof significa “pane”. Nel corso di un’intervista a un sito africano, Sarah Diouf afferma: “È il modello cruciale della mia collezione, dove altro puoi vedere una borsa baguette lunga 60 centimetri? L’avevo mostrata l’anno scorso ad alcuni colleghi che non erano rimasti convinti. I trend vanno e vengono, ma questo è un modello che non esiste da nessuna parte”. Poiché non possiede la licenza, a giudizio degli esperti Diouf non ha basi legali per citare a giudizio la maison francese. (pt)
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