Quieto o discreto: cambia l’aggettivo, non il lusso di successo

Quieto o discreto: cambia l’aggettivo, non il lusso di successo

A volte pare che sia solo un problema di definizione. Perché “per qualche motivo l’espressione quiet luxury non piace – scriviamo nell’ultimo numero del nostro mensile –: sono molti a cantarne il de profundis a ogni occasione utile”. Il lusso di successo, però, a ben vedere, è quello dei Prada e dei Cucinelli, quello dei Vuitton e degli Hermès: la moda di chi, insomma, una certa eleganza mai sopra le righe l’ha sempre praticata. Non a caso.

 

 

Il lusso di successo

“Passano le stagioni e non solo il lusso discreto è ancora al suo posto – continua il nostro approfondimento, dal titolo Dicono che è il passato, ma è sempre attuale –, ma si conferma anche quello che performa meglio”. Attenzione, però, a non andare fuori strada: non è solo una questione di aggettivi. Il quiet luxury (o comunque si preferisca chiamarlo) vince perché “la pandemia e le guerre ci hanno rinchiuso in un orizzonte mesto – continua l’approfondimento –. E il pubblico non ha chiesto alle case del lusso di essere portate oltre questo orizzonte, bensì hanno trasmesso l’esigenza di abitarlo con semplicità e morigeratezza”.

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