Il patron del gruppo OTB non le manda certo a dire. Nelle lunghe settimane della Fase 1 si è più volte intestato il compito di rappresentare le esigenze della moda. Ora Renzo Rosso si sfoga col ministro Stefano Patuanelli. Ospite di Quarta Repubblica, l’imprenditore vicentino può confrontarsi con il titolare del dicastero dello Sviluppo Economico. E rinfacciargli tutto quello che il Governo non ha fatto e non ha capito della crisi scatenata dal Coronavirus. “Gli italiani dovrebbero sapere a chi stanno dando il proprio voto – si sfoga –. Parliamo di qualcuno che sa fare cinema, ma non sa fare economia”.
Rosso si sfoga col ministro
“Sono veramente dei fenomeni questi signori qua – si lascia andare –. Hanno parlato, parlato, parlato, ma non è mai arrivato niente”. Il fondatore di Diesel si riferisce, ad esempio, alle risorse promesse a cittadini e imprese: “Dopo non so quante settimane sono arrivati i 600 euro – continua –. Se parliamo di finanziamenti alle aziende: noi siamo uno dei gruppi più importanti in Italia, dialoghiamo con alcune delle banche più importanti del Paese. Bene, nessuna banca di livello sa niente: non sa dove, come, quando, a che tasso, in che modo, se ci sarà qualcosa”.
Chi conosce il settore
A Patuanelli, che lo accusa di distorcere i fatti, Rosso risponde in maniera perentoria. “Sono un imprenditore serio, lavoro, pago i miei stipendi e sono responsabile di 7.000 famiglie – dice – per cui sono molto preoccupato. Perché non so se riuscirò a tenerle”. Se l’Esecutivo fosse consapevole del valore della moda per l’economia italiana, correrebbe in suo soccorso. “Noi abbiamo una filiera che è incredibile, ministro: questa è una grande opportunità, è un messaggio per lei e per il Governo – spiega –. È una filiera di piccoli artigiani che si tramanda di padre in figlio. Pensi che le aziende francesi, le più grandi del lusso, producono per l’80% da noi”. Per il fashion nostrano, però, suona l’allarme: “Questa filiera di piccoli artigiani e di piccole strutture ha un know how che non esiste in nessuna parte del mondo – continua –. Se non li finanziamo subito, non potranno pagare i dipendenti e chiuderanno. È un know how che perderemo per sempre: poi bye bye made in Italy”.
Di che cosa c’è veramente bisogno
Rosso nel suo appello usa la parola opportunità. Perché lo sconvolgimento della pandemia da Coronavirus potrebbe rivelarsi un assist alla moda italiana, a saperla sfruttare. “Se voi finanziate a fondo perduto i piccoli produttori – conclude Rosso – e finanziate il backshoring, come fatto con successo e per i cervelli in fuga, davvero possiamo costruire e vantare una industria che nessuno al mondo ha. Porterebbe ricchezza e occupazione per tutto il Paese”.
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