Non c’è pace per Balenciaga. La griffe ispano-francese guidata dallo stilista Demna Gvasalia è da lungo tempo nella tempesta: da quando, in autunno, ha pubblicato due campagne pubblicitarie contenenti riferimenti troppo espliciti ai temi della pedofilia e degli abusi. Ora accusa un altro colpo: la collaborazione con Supreme, per la quale erano già pronti anche gli shooting, è saltata.
Non c’è pace per Balenciaga
Gvasalia per recuperare credibilità ha puntato nel 2023 sul ritorno all’austerità nelle linee e nelle collezioni. Una strategia da sommare a quella della collab: Balenciaga era pronta a mixare la sua identità con quella newyorkese di Supreme, utile per seguire una via del lusso verso giovani generazioni. Ma alle anticipazioni via social e sulle passerelle di Parigi di una collezione primavera-estate 2023 non ci sarà seguito. Collezione congiunta non pervenuta e cancellata. Anche se su Instagram già circolavano 10 look maschili in modalità distressed, tra bomber di pelle oversize, stivaloni, zaini e anche buste della spesa co-brandizzate. Tanta delusione tra gli adepti e i collezionisti, che speravano nella collezione ad alto tasso di trasversalità.
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