Chiara Ferragni è il fenomeno del momento, influencer da 14 milioni di follower, volto di campagne pubblicitarie capace di catalizzare l’attenzione di milioni di persone su quello che indossa o calza. Ma la blogger cremonese poco più che trentenne è prima di tutto un’abile imprenditrice di sé stessa e dei suoi brand. Il seguito che riesce ad ottenere con i suoi progetti lo conferma. Beauty Bites, la masterclass che si era tenuta quest’inverno sul mondo della bellezza a Milano sembra abbia registrato il sold out così come l’ultima collezione sempre di cosmetici lanciata con Lancôme.
Il Business model di Ferragni
Ma la sua linea di moda come sta andando? In una recente intervista su MFF l’influencer ha parlato di un giro d’affari di 22 milioni di euro nel 2018 per Chiara Ferragni Collection, il marchio che distribuisce calzature, accessori e abbigliamento, in linea con l’anno precedente. Sono, in realtà gli unici dati disponibili perché, come sottolineava Carlo Festa de Il Sole 24 Ore a fine 2017 nel suo blog, “tra le partecipazioni della camera di commercio, facenti capo a Chiara Ferragni come persona fisica, non c’è traccia del fatturato di Chiara Ferragni Collection”.
Chiara loves shoes
Lanciato nel 2013 con le celebri ballerine dall’iconico occhiolino disegnato, il marchio ha esteso la sua gamma di prodotti anche all’abbigliamento e agli accessori, ha aperto negozi (nel 2017 il primo flagship a Milano, seguito oggi da altri dieci spazi in tutto il mondo). L’influencer-imprenditrice ha dichiarato a MFF che “la calzatura rimarrà uno dei focus, ma lavoreremo per ampliare l’offerta nell’abbigliamento e negli accessori. I primi veri risultati del nuovo corso li aspettiamo con la collezione spring-summer 2020”. Ma quanto resterà importante la scarpa lo si capisce innanzitutto dalla compagine societaria della galassia Ferragni.
La galassia Ferragni
Sono tre le società italiane nelle quali Chiara Ferragni figura come socio rilevante: TBS Crew, che si occupa di consulenza in campo pubblicitario, di stile e di marketing e che nel 2018 ha fatturato 5,7 milioni di euro (secondo i dati riportati da Wired); Serendipity, che concede la gestione del marchio della moda ‘Chiara Ferragni’; Sisterhood, una società ancora senza conti, fondata il 19 dicembre del 2017 che per il 99% è nella mani di Chiara. Serendipity è la società a cui fa capo il marchio di abbigliamento e calzature, una sorta di cassaforte nella quale sono versate le royalties generate dalla gestione del marchio di moda.
Le casse di Serendipity
Nel 2017 Serendipity ha realizzato ricavi per 1,7 milioni (1,5 nel 2016) con un utile netto balzato a 273.000 euro (5.000 l’anno precedente). Il primo socio di Serendipity (40%) è Alchimia dell’imprenditore Paolo Barletta attivo nel settore delle costruzioni. L’altro socio è Pasquale Morgese, imprenditore di Mofra Shoes, l’azienda di Barletta che da sempre produce le calzature di Chiara Ferragni Collection. Dallo scorso settembre Morgese è socio di minoranza anche di TBS Crew attraverso Esuriens (ha il 45% delle quote, mentre Ferragni il restante 55%). La calzatura, quindi, quanto meno a livello societario, conta molto, nonostante la nuova compagine societaria non abbia mancato di creare numerose frizioni tra i due soci della TBS Crew in occasione dell’assemblea dello scorso settembre dopo l’uscita dell’ex fidanzato Riccardo Pozzoli. E pare che sia strategica anche sotto il profilo dello stile. A gennaio è stato, infatti, rinforzato anche l’ufficio creativo con l’arrivo di Flavia Santori. Nome sconosciuto ai più ma la Santori proviene dal settore calzatura per NGG-New Guards Group, ovvero la società che controlla sette marchi tra cui Marcelo Burlon, Off-White, Palm Angels. Vale a dire, l’altro caso da manuale di fenomeno mediatico e di vendite. (mb)
Foto da account Instagram e sito aziendale