Il gran ballo degli stilisti e dei manager. Il 2022 ha messo in mostra l’ennesimo vorticoso valzer di poltrone che ha coinvolto direttori creativi e CEO. Rimangono libere, però, due posizioni (molto) importanti. Quella di direttore creativo del menswear di Louis Vuitton, sulla quale sedeva fino a novembre 2021 Virgil Abloh, e quella appena lasciata vacante da Alessandro Michele, da Gucci. Ecco, dunque tutti i movimenti del 2022, anno che ha visto anche il cambio della guardia alla presidenza di Confindustria Moda con Ercole Botto Poala che è subentrato a Cirillo Marcolin.
L’ennesimo giro di valzer delle poltrone
Capitolo 1: i direttori creativi
Uno dopo l’altro, gli stilisti che hanno trovato casa nel 2022 sono: Rhuigi Villaseñor da Bally, Tremaine Emory da Supreme, Marco De Vincenzo da Etro, Maximilian Davis da Salvatore Ferragamo. Poi: Darren McKoy da Dr Martens, Christelle Kocher di Charles Jourdan, Ibrahim Kamara da Off-White, Lara Barrio da Victoria Beckham, Marco Falcioni da Hugo Boss, Daniel Lee da Burberry. Christopher Raeburn ha annunciato di non essere più il direttore creativo globale di Timberland così come Kerby Jean-Raymond per quanto riguarda Reebok.
Evangelie Smyrniotaki, conosciuta online come Styleheroine, è diventata direttrice artistica di Sergio Rossi, mentre Bottega Veneta ha potenziato il suo team con l’arrivo di Ilaria Icardi al prêt-à-porter e di Safa Sahin alla calzatura.
E ancora: Louis Vuitton ha scelto Catalin Maran come nuovo Leather Activities Manager. Lémande Burgevin Blachman ha assunto la direzione creativa degli accessori fashion di Hermés. Giuseppe Zanotti ha scelto Nicolò Beretta per sviluppare una nuova linea di calzature e Shang Xia (Exor) ha chiamato a bordo Leon Sun.
Capitolo 2: sport e retail
Il 2022 è stato un anno di porte girevoli da Adidas. La multinazionale USA ha ingaggiato Alasdhair Willis (marito di Stella McCartney) come nuovo direttore creativo e ha comunicato che Kasper Rorsted si dimetterà dalla carica di CEO nel corso del 2023. Richard Liu, fondatore del gigante cinese dell’e-commerce JD.com, si è dimesso dalla carica di CEO. Stessa decisione per Dick Johnson, ormai ex CEO di Foot Locker. Al suo posto è arrivato Mary Dillon. Sonia Syngal si è dimessa da GAP, Nancy Green da Old Navy, Patrik Frisk da Under Armour e Julie Wainwright da TheRealReal.
Capitolo 3: i CEO
Emmanuel Gintzburger è il nuovo CEO di Versace. Proviene da Alexander McQueen dove a sostituirlo è andato l’ex Gucci Gianfilippo Testa. Gintzburger, a sua volta, assume l’incarico reso vacante dall’uscita di Jonathan Akeroyd, passato da Versace a Burberry al posto di Marco Gobbetti arruolato da Salvatore Ferragamo. Bastien Daguzan è il nuovo CEO di Jacquemus, Laurent Malecaze di Dunhill, Saar Debrouwere di Emilio Pucci. Alre nomine: Sergio Azzolari alla guida di Dsquared2, Jonathan Ram di Clarks, Giorgio Presca di Furla. Da Scottish Leather Group, Iain McFadyen, dopo 40 anni di carriera, è andato in pensione, lasciando il ruolo di CEO a Steve Henning. Doppio incarico da Prada: Andrea Guerra sarà il nuovo CEO del gruppo e Gianfranco D’Attis del marchio.
Capitolo 4: i manager
Gucci ha assunto Laurent Cathala per la Cina e nominato Robert Triefus nuovo CEO di Gucci Vault and Metaverse Ventures e Maria Cristina Lomanto come brand general manager del marchio. Valentino ha affidato a Janice Lam il mercato cinese Cina e ad Alessandro Beretta quello europeo. Exor ha accolto Axel Dumas, CEO di Hermès, nel suo board come nuovo membro non esecutivo. Roger Vivier, brand del gruppo Tod’s, ha individuato in Catherine Sardin la nuova direttrice del marchio. Il presidente di Mulberry Godfrey Davis ha annunciato le dimissioni: al suo posto è arrivato Andrew Christopher Roberts. Il gruppo OTB ha affidato a Eraldo Poletto il ruolo di CEO del marchio Diesel. Infine, il gruppo Piquadro ha nominato Francesco Giovagnoni direttore generale.
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