Tamara Mellon (a sinistra, foto shutterstock) torna a distribuire nei negozi. L’ex co-fondatrice di Jimmy Choo, che oggi vive un boom proprio sul web, sta aprendo dei negozi perché stima che entro il 2025 il 75% delle attività commerciali del suo marchio arriveranno dal retail fisico. Mellon ha lasciato Jimmy Choo nel 2011, per poi fondare il suo marchio omonimo nel 2016, puntando sulle calzature di lusso da donna (prodotte in Italia), ma soprattutto su un modello di business digital che le permette di arrivare direttamente al consumatore finale. Altro tratto distintivo, Mellon ha ignorato la stagionalità proponendo prodotti nuovi con rinnovo settimanale. “La nostra supply chain è più veloce di quella dei grandi brand e garantiamo qualità e artigianalità italiana” ha detto l’imprenditrice. Una ricetta vincente, visto che nel 2018 le vendite del marchio sono aumentate del 136%. Secondo Jill Layfield, socia fondatrice insieme a Tamara, le vendite hanno infranto la barriera di 1 milione di dollari per la prima volta nell’ottobre 2017 e un anno dopo, a ottobre 2018, in un solo giorno le vendite hanno superato il milione di dollari. Nel novembre il marchio ha aperto il suo primo negozio fisico in California e ha in programma di continuare ad aprire nuovi negozi a Los Angeles e Manhattan. “Abbiamo introdotto il servizio di riparazione delle calzature, completamente gratuito per i clienti – ha affermato l’ex Jimmy Choo a Forbes –. Mostriamo tutte le scarpe che abbiamo a disposizione per taglia, permettendo ai nostri clienti di provare facilmente i modelli a loro piacimento senza dover aspettare un commesso e siamo uno dei pochi marchi di lusso che offrono servizi di messaggistica tramite Apple Business Chat (ABC)”. (mv)