Il condizionale è d’obbligo, la sicurezza un’ipotesi molto plausibile. Da ieri pomeriggio il fashion system si confronta con una vera e propria sindrome dell’abbandono, dopo aver cliccato compulsivamente su un post del profilo Instagram di Tom Ford (foto a sinistra). Ex direttore creativo della prima rinascita di Gucci e, dopo la vendita del suo brand (novembre 2022), anche ex direttore creativo di se stesso, Ford ha postato online un video molto emblematico (a destra, nella foto, due frame). Ma quel che più ha lasciato affranti i suoi follower (1,1 milioni) e gli addetti ai lavori è stato un aggettivo utilizzato nella didascalia, insieme alla parola successiva: “final collection”. Stop. Fine. A quanto sembra, Tom Ford dice addio alla moda.
Tom Ford final collection
Va detto, al di là di chi non vorrebbe crederci, che non c’è da sorprendersi. Ieri sui profili social della maison è comparso un video girato dal fotografo Steven Klein. Pare davvero l’espressione artistica di un commiato. Tom Ford pare dirigere modelle del calibro di Amber Valletta, Karen Elson, Caroline Trentini, Joan Smalls e Karlie Kross che però sono “contenute” all’interno di maxiteche, con un vetro che le separa da lui. Il video promuove la collezione Tom Ford Archive. Come si legge online, si tratta di “una celebrazione che guarda a ritroso tra i suoi look migliori e i fashion moment che hanno scritto la storia del marchio che porta il suo nome”. Ci sta: viviamo da tempo una lunga stagione di valorizzazione degli archivi fashion. Poi, però, si va a leggere la didascalia e si capisce tutto: “His final collection for his eponymous brand”.
Addio alla moda, forse
Tom Ford ha fondato il suo marchio nel 2005, dopo un decennio durante il quale ha praticamente resuscitato Gucci. Una carriera stilistica incredibile, intervallata da quella cinematografica che, a detta di molti, rappresenterebbe il suo futuro, considerando che le pellicole che ha diretto (A Single Man e Nocturnal Animals), nel 2009 e nel 2016 hanno ricevuto entrambe la candidatura agli Oscar. Molto più di una passione alternativa alla moda, quindi. E, anche, qualcosa che alla moda è stata sempre molto affine. Insomma: potrebbe essere un addio, ma fino a un certo punto.
Tutto prevedibile
L’addio di Ford era scritto, del resto, anche tra le righe della vendita del suo brand al gruppo Estée Lauder, ufficializzata lo scorso novembre per la cifra di 2,8 miliardi di dollari. Nell’accordo, dovrebbe rimanere in carica come stilista per il 2023, con il suo storico braccio destro manageriale, Domenico De Sole (con lui in Gucci dal 1994 al 2005) che da CEO si è tramutato in consulente. Tutto confermato, invece sotto il profilo della licenza produttiva dell’abbigliamento maschile e di tutto il business moda, che resta nelle mani di Zegna.
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