Vans non cresce più come prima, Timberland arretra del 5% e la casa madre VF Corp taglia le previsioni per l’intero anno. Nel terzo trimestre dell’anno fiscale (chiuso al 31 dicembre), il fatturato complessivo del gruppo statunitense è di 3,385 miliardi di dollari (+4,6%). Non abbastanza: gli analisti si aspettavano 3,43 miliardi di dollari. L’utile netto è rimasto pressoché invariato, mentre quello prima delle imposte è salito del 9% a 540 milioni di dollari.
L’andamento dei brand
Vans nel periodo registra una crescita del 12%: la più bassa degli ultimi due anni. Male anche il segmento outdoor di VF Corp: come segnala Reuters, Timberland e The North Face hanno registrato ricavi per 1,66 miliardi di dollari. Meno delle stime di 1,7 miliardi.
L’inciampo di Timberland
Timberland è il marchio dalla peggiore performance. I ricavi si sono ridotti a causa del calo delle vendite nelle Americhe, in Europa e in Medio Oriente. Stabili quelle in Asia-Pacifico. Deboli quelle online. Ridotta la previsione per l’intero anno del marchio: da un aumento tra 1-2% si è passati ad una diminuzione tra 1-2%.
Le attese del gruppo
Complessivamente i risultati non sono stati quelli attesi. VF Corp ha investito molto nel marketing, con nuovi prodotti e nelle vendite on line. Il gruppo ha tagliato le sue previsioni per l’intero anno: non s’attende un fatturato di 11,8 miliardi, ma di 11,75 miliardi di dollari. Gli analisti di Wedbush definiscono l’outlook ribassista una rarità per l’azienda negli ultimi anni. (mv)
Leggi anche: