Vans prosegue la sua inarrestabile ascesa, mentre Timberland è stabile (ma produce utili). VF Corp ha diffuso i dati relativi al terzo trimestre dell’anno fiscale in corso (terminato il 29 dicembre), concluso con vendite a 3,9 miliardi di dollari (+8% con i cambi attuali e +10% a valute costanti), superando le stime di Wall Street di 3,87 miliardi di dollari. Su base rettificata, la società ha guadagnato 1,31 dollari per azione, battendo le aspettative degli analisti di 1,10 dollari. Nei nove mesi il gruppo ha registrato un fatturato di 10,635 milioni di dollari (+14% su base annua). A balzare agli occhi è l’utile netto, che si è impennato a 1,1 miliardi di dollari, quando erano 405,7 milioni nello stesso periodo del 2018. La giustificazione di questi risultati è che il marchio Vans vola. Nel terzo trimestre le sue vendite sono cresciute del 25% (+27% a cambi costanti) e nei primi nove mesi la crescita è del 28% (+29% a cambi costanti). Il gruppo evidenzia come l’andamento delle calzature (cresciute di oltre 25%) sia migliore di quello degli accessori del brand (incrementati di oltre il 20%). Sono piatte invece le vendite di Timberland: +1% nel terzo trimestre e stabili nei nove mesi (a valute costanti +3% nel terzo trimestre e +1% nei nove mesi). La nota del gruppo però evidenzia come le calzature non classiche abbiamo avuto una buona performance, con un aumento delle vendite a doppia cifra. A livello geografico, l’America fa da traino mentre l’Europa ha una crescita più contenuta (per Vans) o addirittura un arretramento (per Timberland). Bene anche The North Face che registra un aumento delle vendite del 14% nel trimestre finito il 29 dicembre e +10% nei nove mesi (+16 e +10% a valute costanti). Il gruppo ha alzato le stime per l’intero anno. Ora prevede una crescita del fatturato complessivo del 12-13%, rispetto al +11% precedente, per arrivare a 13,8 miliardi di dollari. (mv)
VF Corp vola nei 9 mesi: il fatturato sfora i 10 miliardi (+14%). Benissimo Vans, stabile Timberland
