Cina: altra frode “di lusso” attraverso i social networks

Un tribunale di Hangzhou, capoluogo della provincia orientale del Zhejiang, ha emesso una condanna definitiva nei confronti di una donna di cognome He, che negli ultimi due anni ha venduto falsi articoli attraverso WeChat, social network utilizzato da circa 500 milioni di persone in Cina. La donna ha venduto, spacciandoli per originali, numerosi articoli, compresi prodotti di brand di lusso come Prada, LV, Chanel. In totale, la truffa le ha permesso di intascare circa 15.000 euro. Ora la donna dovrà scontare un anno di prigione, cui seguiranno due anni di libertà vigilata; sarà costretta pure a sborsare una multa di 9.000 euro. Questo genere di truffa, non nuovo in Cina, registra però nella provincia costiera del Zhejiang il suo primo caso, cui sia seguita una condanna definitiva da parte di un tribunale. (ap)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×