A Shanghai una cinese di 25 anni è stata incarcerata perché accusata di aver truffato jd.com, uno dei siti web più cliccati in Cina per effettuare acquisti on line. La ragazza, di cognome Zhou, è accusata di aver prima acquistato articoli di 20 diversi brand noti a livello mondiale tramite jd.com, e poi, grazie alla politica adottata dal sito (alla pari di quanto fanno gli altri maggiori siti e-commerce cinesi) di poter restituire gli articoli ricevuti se non si è soddisfatti, la giovane avrebbe rispedito al mittente gli articoli identici ma contraffatti. Le repliche (soprattutto borse, scarpe e stivali), come ha confessato la ragazza, sono state acquistate su taobao.com. Con questo stratagemma, la ragazza avrebbe truffato jd.com per circa 197.000 yuan (29.500 euro) dal maggio 2013 ad oggi. Il “colpo” più importante lo avrebbe fatto rispedendo la copia di una borsa in pelle dal valore di non più di 50 euro, a fronte dei 2.500 euro dell’articolo originale. (ap)
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