Comprensorio del Cuoio, enti locali, associazioni e otto aziende rinnovano l’accordo per il monitoraggio delle emissioni

L’obiettivo è la prevenzione ambientale. Lo strumento è un continuo presidio sul territorio. È sulla base di queste priorità che è stato rinnovato l’Accordo per la gestione del Centro di Telerilevamento delle emissioni nel sistema produttivo del Comprensorio del Cuoio che affida al Dipartimento di Pisa di ARPAT il servizio di monitoraggio della qualità dell’aria del distretto. Lo scopo è quello di prevenire le maleodoranze derivanti dagli impianti produttivi considerati a maggior potenziale di impatto ambientale. Il protocollo d’intesa, firmato per la prima volta nel 2013, è stato rinnovato e presentato ieri mattina da: Regione Toscana, Comuni di Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli in Val d’Arno, San Miniato e Santa Croce sull’Arno (Comune Capofila), Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e aziende aderenti. Le ditte che sottoscrivono l’accordo – Consorzio Aquarno, Consorzio Cuiodepur, Organazoto Fertilizzanti, Idea Verde, Consorzio SGS, Waste Recycling, Prati Bioenergia Società Agricola e Tecnoambiente – scelgono volontariamente di aderire al protocollo e quindi di investire le proprie risorse nell’iniziativa. I costi annui del centro del Telerilevamento sono stimati in 180.000 euro dei quali: 80.000 sono a carico della Regione, 30.000 dei Comuni firmatari (ripartiti secondo il numero di abitanti) e 70.000 sono a carico delle aziende aderenti ripartiti secondo il numero di sensori sugli impianti, la complessità degli stessi e l’impatto sul territorio. Oltre ad evitare l’insorgere di problematiche ambientali, un’ulteriore finalità del sistema di Telerilevamento è l’individuazione di soluzioni gestionali/produttive in grado di mitigare ulteriormente l’impatto del sistema produttivo sul territorio (mvg).

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